Buon Natale 2023

Potrebbe dire Paperon de’ Paperoni: «aspettando che passi il Natale! Che stupida festa in cui tutti si vogliono bene! Ma per me è diverso! … E tutti a comprare regali …! Pare che si divertano!”, così dicendo fa una magnifica critica del superio consumistico, pubblicitario, ridanciano, maniacale».

Inizio da questa citazione di Giacomo Contri, cui fa seguito quest’altra, utilizzata da Raffaella Colombo, per gli auguri di Natale.

«“Abbiamo sempre sbagliato a fare il nesso fede-Dio, io non credo in Dio. Nessuno ha fede in Dio.

Restava da costruire quella affidabilità (giuridicità, partner) che i cristiani avevano mancato.

È da questa giuridicità che discende l’affidabilità che è un giudizio, cioè la fede come giudizio di affidabilità (profitto).”

Quell’affidabilità che restava da costruire richiede coraggio.

Richiede “il coraggio come virtù del pensiero” …»

Natale è la festa di un (?) Bambino, trattato sin da subito come Sovrano; i pastori ed i re magi gli rendono omaggio, alla faccia di infantilismo, pauperismo e ismi vari e gli portano doni (oro, incenso, mirra che mi richiamano alla memoria, per contrasto, quella criminale canzone tanto famosa, “Profumi e balocchi”).

Questo Bambino, a portata di mano di tutti, è stato ben presto divinizzato, trasformato in un unicum da adorare e tenere così isolato; Bambino sterilizzato.

Non è stato che il primo passo; tra i tanti, l’invenzione di Babbo Natale.

Oggi ne cambiano il nome in “Cucù” durante una recita scolastica oppure lo fanno bambino accudito da due madri nel presepe di un prete eretico.

Ecco il senso di: “Che stupida festa in cui tutti si vogliono bene!”  

Eliminato il Bambino Gesù, resta il superio consumistico, pubblicitario, ridanciano, maniacale.

Ma ogni anno accade che Gesù nasce ed è possibile imboccare una strada nuova”.

Buon Natale a tutta la mia famiglia, a tutti e a ciascuno degli amici cioè coloro che sono il mio “prossimo”, tenendo presente che il prossimo è il partner (di affari, quali che siano):per la precisione è quello che si è fatto partner, rendendo possibile la partnership (in cui il compenso non è salario); Il prossimo non è oggetto, oggetto dell’“amore”: amore, quando non è fonte dell’angoscia, è produrre il prossimo, porlo in essere (ecco la soluzione al “Che stupida festa in cui tutti si vogliono bene!”).

Buon Natale a tutti i miei simili (il simile è il contiguo di metro), sperando che qualcuno sia interessato a divenire prossimo, io lavoro in quella direzione.

Parma, 25 dicembre 2023 Solennità del Santo Natale di N. S. Gesù Cristo

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