kyrie e Filippo Neri

Dopo un’altra settimana di quelle buone, che mi hanno visto pure con un gomma dell’auto forata (non mi era mai capitato se non un volta secoli fa, durante un gita col mitico Pier a Siena e Pisa, ma l’auto era sua) ho festeggiato il compleanno della mamma e l’onomastico di Gabriele.

Grazie alla segnalazione di un gentile collega ho provato anche visitare la Certosa di Paradigna, aperta eccezionalmente per le giornate del FAI: ci avevo portato anche mia madre e la mia fantastica supernipotina Laura, ci arrivo alle 18 circa e scopro che chiudeva alle 17.

Un po’ di arrabbiatura ma inutile prendersela troppo.

Lavoro anche domenica, che è poi oggi, per cui vado a Messa di sera, alle 18 in Cattedrale: è l’inizio dell’anno sociale della Cappella Musicale e le note riempiono le volte della chiesa spandendosi fino in fondo dove sono seduto.

Dopo tanto tempo sento risuonare il canto liturgico del Kyrie eleison ed il Gloria in excelsis in latino: la sensazione di grandiosa solennità mi pervade l’animo.

Torno verso casa con il centro città al buio, mi sento Rigoletto che tra breve incontrerà Sparafucile, cammino velocemente sotto i portici bui con una pioggerella che  crea un’atmosfera misteriosa, rischiarata, a tratti, dalle rade vetrine che trovo sul lato destro della strada (tutti gli altri sono a sinistra).

In questi giorni approfitto di San Filippo Neri per meditare su sora nostra morte corporale.

Sono così stanco … e sempre più convinto di avere sbagliato lavoro, sfiduciato e triste, non mi rassegno ma è difficile, almeno in questo momento.

Santo che mi affascina, come Francesco e Benedetto. ma desidero conoscerlo meglio e sono in cerca di qualche volume serio (non agiografico) per approfondire questa figura straordinaria che ha vissuto in una città altrettanto fuor del comune ed in un periodo storico drammatico.

Kyrie eleison.

Modena, 30 settembre 2012, nella memoria di san Girolamo

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