Galleria estense a Modena

Stamattina, finendo i festeggiamenti per il mio onomastico, ho deciso di recarmi in visita alla Galleria Estense di Modena che dista, da casa mia, 30 minuti di sana passeggiata.
C’ero già stato, anni e anni orsono, durante una visita con la mia carissima Angelica, ma non ricordavo tutti i pregevoli pezzi che custodisce. Arrivo, dunque, al quarto piano del palazzo e compro il biglietto da un’addetta che mi informa dell’obbligo di spegenere il cellulare (ovviamente l’avevo già fatto prima) peccato che poi i custodi si siano esibiti in un paio di discussioni che rimbombavano per le sale manifestando un atteggiamento di maleducazione e disattenzione per chi sta visitando le opere, pazienza, non sarà certo questo a turbare il mio spirito.
All’inizio, subito, c’è lo straordinario busto di Francesco I d’Este, opera straordinaria del mio adorato Bernini; opera realizzata senza vedere dal vero il soggetto, sostituito da un paio di quadri di profilo; 3000 fiorini assolutamente ben meritati. Bernini si conferma uno dei miei autori preferiti.
Dopo questo antipasto di assoluta qualità mi gusto varie opere di autori noti e meno noti tra i quali Coreggio, Pomarancio, Veronese, Guercino: rimango incantato da un ritratto di Velazquez, del Duca Francesco I d’Este, se non ricordo male, e dal Crocifisso di Guido Reni che è di una bellezza mozzafiato (assieme al busto di Bernini è l’opera che merita un viaggio).
Vari pezzi in terracotta di Begarelli fanno da goloso boccone per una visita ad un museo non grandissimo ma assolutamente da non perdere: peccato che fossi praticamente solo, salvo poi, una famigliola che è transitata velocemente.

ciao Luciano, ti scrivo qui sperando tu legga, mi hai scritto nel sms che avevi mandato una mail, ma a me non è arrivato nulla. Prova a re iviarla. Maury.

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