La prima pistola.
La prima pistola che ho maneggiato, con timore e tremore, parto da un cenno autobiografico, fu in occasione delle lezioni che mi impartì, in quel di Modena, l’allora Commissario Andrea Piselli, mio amatissimo istruttore di tiro; da allora mantengo una consuetudine quadrimestrale con siffatto aggeggio, sempre con un misto di ansia e repulsione (che lascio a ciascuno di voi valutare anche alla luce delle parole che seguono).
Pistola ha significati diversi.
Ma pistola ha significati diversi, anche liquidi come piacerebbe ai compari della leader del PD, la stimatissima (eh come no) Elly Schlein; pistola, infatti, si può declinare al femminile dovendosi intendere “Arma da fuoco individuale e di peso limitato con canna corta, per bersagli ravvicinati, da usare con una sola mano e senza alcun appoggio”; è questo il comune significato ma … c’è anche, marginale: “Membro virile (come eufemismo)” ed infatti è notorio che questo micidiale strumento sia un simbolo fallico, ma lasciamo stare questo aspetto.
Guardando per altro verso, al maschile, il significato è ben diverso: “Persona poco intelligente, sciocca, imbecille o ingenua, facile a essere ingannata (ed è uso gerg. di area sett.). – Anche: persona molesta, prepotente, disonesta”.
Diminutivo di pistola: pistolino!
Poi abbiamo il diminutivo “pistolino” che ha vari significati, il primo, come sempre è il più scontato “Pistola di piccolo calibro e di ridotte dimensioni”, seguito da “Per simil. Membro virile (ed è proprio del linguaggio famil.)” per chiudere con “Figur. Persona dappoco, sciocca e sprovveduta o inesperta, immatura. – Anche con uso aggett.”
Riguardo a pistolino ho trovato questa citazione “Cassieri, n-151: Pensi… che andava in giro per i musei a comparare il suo pistolino col pistolino delle sculture greche e romane e sul momento prendeva fiato perché si accorgeva che la virilità di quegli stupendi atleti non mortificava la sua”. (tutte queste citazioni sono tratte dal Grande dizionario della lingua italiana UTET, sito Accademia della crusca).
Domande.
Ora un paio di domande.
Sapete cos’è la North American arms LR22? Una “mini pistola” o “pistola da borsetta”, un pistolino.
Sapete quale problema assilla, o forse meglio, assillava, gli adolescenti (quando non c’era l’inondazione di video porno a portata di mano)?
Di avercelo piccolo, cioè di avere un pistolino, da qui l’uso non infrequente di indagare in merito …
Un’ultima domanda: a cosa servono i deputati e i senatori di provincia?
Quando va bene a rappresentare in quel di Roma gli interessi del territorio che li ha eletti; quando a vincere, invece, è la mediocrità, sono utili soltanto a prendere le disposizioni dei capo gruppo e pigiare i pulsanti giusti al momento giusto.
Quando un partito ha un successo elettorale importante ed inaspettato accade che siano reclutati personaggi che hanno captato in qualche modo il voto di certe zone del paese ma che non è detto che sappiano poi occupare lo scranno romano o il laticlavio come Dio comanda.
Succede a destra come a sinistra, male probabilmente ineluttabile, ma col forte rischio che questi eletti siano dei o facciano i pistola. Non so se sia questo il caso.
In conclusione: se sei un deputato e della destra di questi tempi, e vuoi mostrare la pistola, vedi che sia almeno una pistola, non un pistolino.
Per non fare la figura del pistola assicurati che la suddetta ed ancor più il pistolino sia scarico, perché le dimensioni non aiutano nella manipolazione di strumenti potenzialmente mortali.
Quindi se vai ad una festa e immagini che il tuo pistolino lo metterai al centro dell’attenzione, assicurati che sia scarico, cioè parti da casa avendo verificato che non vi sia nemmeno l’ombra di un proiettile attorno, per non dire all’interno del summenzionato pistolino.
Principio di massima precauzione.
Anche così facendo sarebbe opportuno (opportuno è pietoso eufemismo) non mostrare il pistolino a nessuno perché ogni arma, seppur scarica deve essere maneggiata considerandola sempre pronta a sparare, chiamasi principio di massima precauzione perché gli eventuali effetti potrebbero essere irreparabili.
Insomma ognuno deve farsi i pistolini suoi, senza inutili esibizioni, per evitare di fare la figura del pistola dal quale poi, com’è italica tradizione e pure un po’ normale, tutti prendono le distanze sempre per il citato principio di massima precauzione: restare vicini a un pistola può essere dannoso, gravemente dannoso per la salute (elettorale).
Conclusioni.
Chiudo notando che siamo passati dal celodurismo al pistolino ma, sia quel che sia, sarebbe un’ottima idea non cedere alla tentazione di fare il pistola; nel caso dovesse accadere, sarebbe cosa buona assumersene la responsabilità e pagare quel che si deve, poiché è davvero da folli mostrare un pistolino ad una festa di capodanno ed è grave avvalersi dell’immunità parlamentare per evitare l’esecuzione di atti che le forze di polizia era bene che compissero per accertare quanto accaduto (così dicono i giornali, se sia vero non saprei, spero di no, anzi sono convinto che l’alto onore cui è chiamato un rappresentante del popolo abbia come corrispettivo un altissimo senso di responsabilità).
Aggiungo giusto come nota che a esibire spudoratamente il pistolino si suscita invidia, come ben ha sperimentato il nostro eroico e sfortunato protagonista che, nel giro di pochi giorni, ha subito la giusta sorte di chi si fissa sul … fallo (ripetere pistolino era troppo): la castrazione (ovvero, oltre al sequestro del pistolino, la revoca del porto d’armi), evento da cui potrebbe trarre profitto (sebbene ne dubiti).
Che si parli poi di questa vicenda per giorni e giorni (come io stesso sto facendo) è uno dei tanti indici di come la lotta politica sia ridotta a rissa da taverna, il che accade per ogni parte politica, nessuno escluso se non, forse, noi moderati del buon Maurizio Lupi che infatti conta come bastoni quando c’è briscola spade, come si dice in Emilia.
Niente più di uno sciocco calembour ma, per favore, più politica e meno pistole!
Parma, 7 gennaio 2024, festa del Battesimo di Gesù
