cremazione

Girando tra le tombe del cimitero monumentale di Milano, mi sono dedicato a ciascuna, singolarmente, quasi cercando di isolarla dal contesto, per fissarne l’individualità, ma è possibile anche una diversa considerazione: lo spazio del cimitero, in fondo quasi angusto per tante presenze, vede la contiguità di tante opere diverse, che riempiono, a volte si contendono addirittura, lo spazio.

Sono volumi, vuoti, pieni che si sommano e sovrappongono, statue, le più diverse, che fanno da sfondo l’una all’altra o convivono fianco a fianco, senza che nessuno abbia elaborato qualche piano di armonizzazione; questo apparente disordine crea improbabili scenari.

Il languore della giovane donna discinta e la disperazione di genitori che piangono il figlio; il militare e la mamma che abbraccia il figlioletto; i puttini che giocano e donne che si struggono nella disperazione; forme geometriche essenziali ed astratte e costruzioni barocche sovraccariche.

Alcune tombe ottocentesche hanno pali metallici di delimitazione, quasi a sottolineare, anche nel cimitero, la proprietà di quei pochi, ambiti metri di terra: il becchino me l’ha data, guai a chi me la tocca!

Confesso che tempo fa avevo l’idea di farmi seppellire vicino ai miei cari (ad esempio per i miei nonni vennero comprati due avelli contigui perchè restassero vicini anche al cimitero); oggi ho cambiato opinione e sono giunto alla conclusione di non dovermi preoccupare di cosa sarà del mio cadavere; chiedo soltanto la cremazione, per una serie di problemi che non sto a spiegare, il resto mi è indifferente: che vi sia dispersione delle ceneri in mare (ho abitato a Rimini per tanti anni) o in un fiume o nel cinerario del cimitero non mi riguarda. Mi auguro soltanto che non ci sia nessun parente che voglia conservare l’urna a casa, non per me, ma perchè mi sembra un pensiero melanconico che spero nessuno abbia in mente.

Sono certo che se vi sarà la resurrezione e, come spero, dovessi riuscire ad arrivare in paradiso (confido molto nei suffragi della chiesa tutta, che se penso ai miei meriti ed ai peccati il saldo non promette niente di buono), qualunque forma dovesse assumere il mio corpo, non sarà un problema partire dalle ceneri o dalle polveri di una bara o dalla terra.

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