Onirica

Continua l’attività onirica, questo sogno è del 21 aprile, anche se non sempre riesco a salvarne le tracce; stavolta sì e ne sono contento come sempre quando ricordo i sogni che rientrano in una nuova categoria, quella che io chiamo “sogni di incoraggiamento o di approvazione”.

Nessuna pretesa scientifica ovviamente ma ogni volta che mi sveglio dopo un sogno del genere ho la sensazione di avere avuto una sorta di incoraggiamento o plauso a qualche cosa che ho pensato; caratteristica frequente è anche l’aula o la folla presente quasi a ricordare che non esiste una dmensione privata ma tutto avviene sempre pubblicamente. Altra particolarità che voglio sottolineare è la presenza di una non meglio precisata ragazza che, svegliandomi, ho identificato, chissà perchè, con una collega che trovo particolarmente simpatica.

In questo vi è una stranezza perchè la summenzionata collega mi è particolarmente simpatica nonostante abbia idee lontanissime dalle mie e la cosa mi stupisce perchè difficilmente riesco ad apprezzare così tanto chi ha un pensiero stridente col mio; apprezzo questa novità non da poco poi vedremo: come ogni nuovo evento o pensiero potrà essere giudicato solo dai frutti che ne verranno.

Di seguito il sogno:

“Sono ad uno sportello dell’INPS (?) in coda: penso di avere tra le mani il numero 17 (o il 7 o forse non ne avevo proprio); per un motivo che non ricordo devo prendere un altro che è forse il 63 (o 67) ma vedo che ci sono solo poche persone in coda così non devo fare una lunga attesa.

Arriva subito il mio turno e parlo con un’impiegata che poi esce dallo sportello e viene a parlarmi a parte (potrebbe essere la Rossella C.); è molto gentile.

Forse sono al ristorante o in altro locale non meglio identificato e mi trovo, non so come né perché a parlare con l’impiegata e una sua collega ma non ricordo di cosa si parlasse.

Alla ragazza (?) portano una salsa (?) da mangiare, che è di colore verde: a lei non piace così la offre spiegando  che non è una cosa alcolica ma credo nessuno la accetti.

Treno (?) per Roma; mentre ci vado (ho finito presto quel che dovevo fare, non ricordo cosa)penso che potrei visitare una basilica (San Pietro o San Giovanni) ma poi, non so perché, decido di proseguire e percorro una via con dei portici dove c’è l’ingresso di una chiesa e dei dipinti; poi mi trovo ad aspettare in un giardino o parco pubblico dove mi siedo su una panca? Asse di legno forse rotta poi si avvicina un uomo con un bambino piccolo che corre e gioca e allora io mi sposto per farlo sedere e mi posiziono in maniera tale da creare equilibrio sulla panca altrimenti sarebbe troppo sbilanciata e lui starebbe in basso (non sono sicuro perché logica vorrebbe che stesse in alto).

Da qualche parte si parla di un pittore (forse Mattia Preti? Mah) che avrebbe dipinto in due posti diversi ed io li azzecco …

Sono all’università, c’è l’appello di ? e io sono il prossimo; mi avvicino al professore che ha una lista ed il mio nome è appunto il prossimo, io vorrei fare un cambio ma non è possibile (ieri ho provato a chiedere un cambio per il riposo di oggi ma mi è stato rifiutato: ricordo di questo?) ed il professore mi dice qualcosa del tipo: il primo quarto d’ora serve per raccogliere la roba e presentarsi.

Chiedo se l’esame è scritto e mi confermano poi chiedo di cosa si tratti perché non ne ho un’idea.

È  un’idea folle quella di dare un esame senza manco sapere di che si tratta …

In realtà l’esame è orale ed è davanti ad una platea molto grande: il professore mi fa una domanda a cui non so rispondere (di linguistica o di logica credo) ma gli astanti mi aiutano suggerendomi (c’è un uomo in particolare che forse è uno di quelli dell’INPS) coi gesti ma io non capisco, comunque mi dicono che si parla di connessioni ? si tratta di spigoli ? poi invece mi interroga una ragazza che parla di droga. Io mi allontano un attimo per dire che faremo un arresto importante e che la giornata andrà bene comunque: o supero l’esame o faccio un arresto, ma è una battuta (mi rivolgo alla ragazza dell’INPS, la forse Rossella)

Poi qualcuno mi dice che il ragazzo che mi aiutava suggerendomi  si è allontanato perché gli stavano rubando la macchina … comunque spiego loro che non c’è soluzione possibile alla droga se non la psicoanalisi, e lo ribadisco con qualcuno, un uomo, che ho al mio fianco; più che un’aula universitaria sembra, non so, un luogo molto grande di incontro tra giovani

Prima di iniziare l’esame il tipo dell’INPS mi dice che lui potrebbe chiedermi di quel pittore che è una cosa che io conosco sicuramente …

Qualcuno torna a chiedermi di quei connettori logici e io parlo di qualcosa, abbozzo comunque non sto zitto … non so poi come sia andato l’esame ma non credo male”.

                                                                                                                                                                 Modena, 29 aprile 2011

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