Milano? no, San Cesario sul Panaro

Avevo deciso di fare un salto a Milano, approfittando della bella giornata prevista per oggi, per fotografare il maggior numero di statue del Duomo, visitare le mostre dedicate a Cezanne e ad Artemisia Gentileschi nonchè il nuovissimo Museo del Novecento; mi alzo dunque di buona mattina ed arrivo in stazione col giusto anticipo per comprare anche il giornale … quale amara sorpresa scoprendo che a causa di uno sciopero quantomai inopportuno il mio treno è stato cancellato e molti altri seguono la sua stessa amara sorte; quelli che circolano hanno ritardi che mi inducono a ben altre mete, fuori dalle grinfie di trenitalia.

Torno un po’ scornato a casa in cerca di alternative e dopo un po’, ormai è tarda mattina, mi viene in mente che c’è una mostra in corso, in centro a Modena così esco ancora di casa in direzione del museo.

Arrivo ai Musei Civici e scopro che la mostra non è lì: decisamente sembra non essere giornata per le mie escursioni però … però in quell’edificio ero stato in precedenza solo alla Galleria Estense così decido di restare lì e guardare le collezioni civiche, tantopiù che l’ingresso è gratuito.

Debbo confessare che il museo non è niente di straordinario – per una capitale come è stata Modena mi aspettavo qualcosa di meglio e tuttavia vi trovo uno splendido Begarelli, la Madonna della Piazza, opera che conferma la grandezza dell’artista, che meriterebbe un posto più insigne nella storia dell’arte italiana e non solo.

Molto bella anche una statua di Gladiatore Ferito di, mi pare si chiamasse, Giuseppe Oppici, poi ci sono vari dipinti di buona fattura, un bel San Benedetto, statua proveniente dalla chiesa di San Pietro, ed alcuni lacerti di affreschi dal Duomo.

Visita gradevole pressochè in solitaria, salvo una famigliola sopraggiunta dopo di me; scopro, peraltro, un certo legame con Rimini: una grande statua di Luigi Poletti, architetto del teatro Galli da secoli in attesa di restauri, fa bella mostra in una parte del museo, in una zona decorata in stile che mi ricorda i primi anni del Novecento

Begarelli mi ha stuzzicato l’appetito e nel pomeriggio ho deciso di andarmene a fare un giro a visitare qualche altra sua opera; avevo sentito parlare di una tomba da lui fatta a San Cesario sul Panaro, patria di due miei simpatici colleghi, e della basilica romanica che abbellisce quel borgo così, dopo pranzo mi rimetto in moto.

Bella la Basilica, molto austera ed essenziale, buia anzi più che buia; trovo a tentoni – scherzo – la tomba opera di Begarelli, Monumento funebre di Gian Galeazzo Boschetti, che non è molto fruibile causa l’oscurità e l’altezza cui è collocata; scatto un po’ di foto e torno verso Modena ma non verso casa.

Mi aspetta ancora la mostra fallita in mattinata, quella dedicata a  Josef Albers, che è presso la Galleria Civica (ecco l’errore, non musei civici ma galleria civica) nelle due sedi di Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini.

Mostra gratuita anche questa ma che proprio non mi è piaciuta, non ho saputo apprezzare le opere di questo autore che non conoscevo: l’insistenza sul quadrato e la tipologia dei colori proprio non mi ha coinvolto per nulla.

Mentre andavo verso Palazzo Santa Margherita ho, però, scoperto che era, miracolosamente, aperta la chiesa di San Vincenzo: non ho potuto resistere alla tentazione e sono entrato ma questa è un’altra storia.

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