padre Jacques Hamel, martire di Cristo

Padre Jacques Hamel è stato ucciso, in chiesa, durante la celebrazione dell’Eucarestia, in un paesino della Normandia; sgozzato e già il termine suscita orrore da due giovani che hanno giurato fedeltà al sedicente califfato.

Alcuni riferimenti:

Esodo, 15, 5-14 “Erit autem vobis agnus absque macula, masculus, anniculus; quem de agnis vel haedis tolletis et servabitis eum usque ad quartam decimam diem mensis huius; immolabitque eum universa congregatio filiorum Israel ad vesperam.

Et sument de sanguine eius ac ponent super utrumque postem et in superliminaribus domorum, in quibus comedent illum; et edent carnes nocte illa assas igni et azymos panes cum lactucis amaris.

Non comedetis ex eo crudum quid nec coctum aqua, sed tantum assum igni; caput cum pedibus eius et intestinis vorabitis.

Nec remanebit quidquam ex eo usque mane; si quid residuum fuerit, igne comburetis.

Sic autem comedetis illum: renes vestros accingetis, calceamenta habebitis in pedibus, tenentes baculos in manibus, et comedetis festinanter; est enim Pascha (id est Transitus) Domini!

Et transibo per terram Aegypti nocte illa percutiamque omne primogenitum in terra Aegypti ab homine usque ad pecus; et in cunctis diis Aegypti faciam iudicia, ego Dominus.

Erit autem sanguis vobis in signum in aedibus, in quibus eritis; et videbo sanguinem et transibo vos, nec erit in vobis plaga disperdens, quando percussero terram Aegypti.

Habebitis autem hanc diem in monumentum et celebrabitis eam sollemnem Domino in generationibus vestris cultu sempiterno” (Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre  e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto.

Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare.

In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare.

Non lo mangerete crudo, né bollito nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le viscere.

Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato lo brucerete nel fuoco.

Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la pasqua del Signore!

In quella notte io passerò per il paese d’Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d’Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli dei dell’Egitto. Io sono il Signore!

Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d’Egitto.

Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne.);

Isaia 53,7 “Afflictus est et ipse subiecit se et non aperuit os suum; sicut agnus, qui ad occisionem ducitur, et quasi ovis, quae coram tondentibus se obmutuit et non aperuit os suum (Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca;  era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.);

Geremia, 11,19 “Et ego quasi agnus mansuetus, qui portatur ad victimam” (Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello);

Vangelo d Giovanni, 1,35-36 “Altera die iterum stabat Ioannes et ex discipulis eius duo, et respiciens Iesum ambulantem dicit: “ Ecce agnus Dei ”.” (Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”.);

Prima Lettera di Pietro, 1, 18-19 “scientes quod non corruptibilibus argento vel auro redempti estis de vana vestra conversatione a patribus tradita, sed pretioso sanguine quasi Agni incontaminati et immaculati Christi” (Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l’argento e l’oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri,  ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia.);

Apocalisse, 5, 6-14 “Et vidi in medio throni et quattuor animalium et in medio seniorum Agnum stantem tamquam occisum, habentem cornua septem et oculos septem, qui sunt septem spiritus Dei missi in omnem terram.

Et venit et accepit de dextera sedentis in throno.

 Et cum accepisset librum, quattuor animalia et viginti quattuor seniores ceciderunt coram Agno, habentes singuli citharas et phialas aureas plenas incensorum, quae sunt orationes sanctorum.

Et cantant novum canticum dicentes:

“ Dignus es accipere librum

et aperire signacula eius,

quoniam occisus es et redemisti Deo in sanguine tuo

ex omni tribu et lingua et populo et natione;

et fecisti eos Deo nostro regnum et sacerdotes,

et regnabunt super terram ”.

Et vidi et audivi vocem angelorum multorum in circuitu throni et animalium et seniorum, et erat numerus eorum myriades myriadum et milia milium, dicentium voce magna:

“ Dignus est Agnus, qui occisus est, accipere virtutem et divitias et sapientiam

et fortitudinem et honorem et gloriam et benedictionem ”.

Et omnem creaturam, quae in caelo est et super terram et sub terra et super mare et quae in eis omnia, audivi dicentes: “Sedenti super thronum et Agno benedictio et honor et gloria et potestas in saecula saeculorum ”.

Et quattuor animalia dicebant: “ Amen ”; et seniores ceciderunt et adoraverunt.” (Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra.

E l’Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono.

E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno un’arpa e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi.

Cantavano un canto nuovo:

“Tu sei degno di prendere il libro

e di aprirne i sigilli,

perché sei stato immolato

e hai riscattato per Dio con il tuo sangue

uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio

un regno di sacerdoti

e regneranno sopra la terra”.

Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce:

“L’Agnello che fu immolato

è degno di ricevere potenza e ricchezza,

sapienza e forza,

onore, gloria e benedizione”.

Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano:

“A Colui che siede sul trono e all’Agnello

lode, onore, gloria e potenza,

nei secoli dei secoli”.

E i quattro esseri viventi dicevano: “Amen”. E i vegliardi si prostrarono in adorazione.”

Le citazioni sono un po’ lunghe ma tratteggiano la figura dell’agnello nella Bibbia.

Gesù è l’Agnello ma anche  padre Jacques Hamel è stato trattato come un agnello, immolato.

Padre Jacques Hamel è un martire perché ucciso in odium fidei.

Il Pontefice regnante sostiene che non vi siano in corso guerre di religione, il che è possibile, Egli è in possesso di informazioni di cui io non dispongo, ma di fronte a questi assassini suicidi fatico a comprendere quali siano gli interessi; forse non c’è guerra di religione ma guerra religiosa di qualcuno contro qualcun altro che non si difende (l’occidente) in casa propria, temo di sì.

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