W l’Italia bis

Un paio di considerazioni al volo: mi è abbastanza piaciuto quel che ha detto il nostro presidente del consiglio a proposito dell’Iraq, d’altronde per la legge dei grandi numeri anche lui arriva a dire qualcosa di buono.

La seconda: leggo da un giornale spagnolo che seguo ogni volta che posso, ABC, che 200 camorristi 200 avrebbero rubato il cadavere di un parente di un capo, defunto da poco, salvo poi restituirlo per l’autopsia perchè gli stessi si lamenterebbero di un caso di malasanità.

Questo è il genere di notizie che, semmai servisse, mi toglie anche quei barlumi residui di speranza in questo paese: la civiltà è ancora ben lungi dall’Italia.

Lo stesso giornale ritiene che gli italiani pecchino di provincialismo per l’attenzione dedicata al seno scoperto del ministro della pubblica istruzione. Difficile non dar loro ragione, anche se per motivi diversi da quelli sostenuti dal giornale.

La mia non è una polemica maschilista; sarei ugualmente infastidito se vedessi qualche ministro maschio in perizoma; in privato facciano quel che credono ma in pubblico dovrebbero ricordare che sempre ministri sono (oppure deputati o senatori o simili) e che la carica richiede uno stile in cui il decoro non può mancare.

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