Una notizia inaspettata

Avete presente quando tutto scorre nel caos, tra una casa da ripensare e sistemare, un lavoro, beh pensiamo ad altro, succede che arrivi un messaggio che mi invita a leggere una nota, una banale, banalissima nota, che ha numero 31 come i giorni del fantastico mese di giugno di un famoso calendario di alcuni anni fa (ma è un’altra storia che scriverò se e quando arriverò alla pensione).

La nota 31 recita testualmente: “Per un approfondito esame dei casi di applicabilità della diffida, v. L.FALLINI, La semplificazione dei controlli sulle attività economiche, in Disciplina del Commercio e dei servizi, 4/2024, 99 ss.”

Dunque che cosa di straordinario? Nulla, se non fosse che essendo un provincialotto di seconda categoria mi entusiasmo per le note in calce, poca cosa rispetto alle grandi questioni che agitano il mondo.

Quindi un insignificante dettaglio per l’umanità ma un grande dettaglio per il sottoscritto che la sta tirando vergognosamente alla lunga, è ora di svelare il mistero.

Il numero 3 dell’anno 2024 della “Rivista di Diritto ed Economia dei Comuni”, un quadrimestrale di diritto ed economia edito da ANCI, che vede all’inizio un contributo di Sergio Mattarella (per chi non lo sapesse il Presidente della Repubblica), contiene un articolo di Antonella Manzione,  per chi fa il mio lavoro un mito.

Un mito che è attualmente consigliere di stato, appartenente ad una delle più alte magistrature della repubblica, non un giudice di pace, per intenderci.

È evidente che è un’inezia, una quisquilia o pinzillacchera, come preferite, ma mi emoziona come se fossi un sacerdote appena ordinato dal Papa.

Un raggio di sole che è riuscito ad illuminare le tenebre di questi giorni perigliosi: il 3 giugno comparirò innanzi la commissione medica che dovrà decidere sulla mia riduzione allo stato laicale. Radames discolpati! oppure per soddisfare il mio spirito melodrammatico, potrei sfruttare De Gasperi: “Prendendo la parola in questo consesso … sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me”.

Dovrà stabilire se posso svolgere il lavoro di video terminalista (un funzionario che volete che faccia?) in uniforme o se dovrò farlo come un qualsiasi impiegato comunale; la differenza consiste nel diverso stipendio ed è per questo che combatto (che parolone, mi limito ad evidenziare alcune contraddizioni ed anomalie).

Se mi garantissero identico trattamento economico abbandonerei la divisa da subito, anzi da ieri.

Questo clima di incertezza è accentuato dall’ennesimo cambio al vertice del corpo cui appartengo; a tal proposito potrebbe ben valere il paragone di ungarettiana memoria ma, considerata la situazione propendo per la frequenza con cui si cambia certa biancheria intima che lascio al vostro buon cuore (ed alla pudicizia) individuare.

L’ennesimo dirigente se ne va; per lui come per i defunti “nihil nisi bonum”, quinci cambio capitolo.

Debbo gratitudine alle mie colleghe d’ufficio che vogliono trattenermi a lavorare con loro anche se il giudizio della commissione mi fosse sfavorevole: le ringrazio di cuore, consolazione di non poco conto, ma tutto è prematuro.

Per ora prevale lo spirito che anima Azucena, in quell’opera fantastica che è Trovatore, che ho ascoltato di frequente anche per altri motivi (“Il balen del suo sorriso/d’una stella vince il raggio!…”); la disgraziata zingara, prigioniera ed ormai prossima alla fine canta: “da questa/tomba di vivi sol fuggir vorrei/perché sento il respiro soffocarmi!”

Fortunatamente, ad aiutarmi, il canale 20 ripropone la serie “The big bang theory”, che trovo meravigliosa.

Non dirò chi tanto mi manca, ma il mio cuore continua ad essere addolorato.

Dolore che mi ha fatto pensare alle perle: è dal fastidio (dolore?) che l’ostrica prova nel momento in cui entra nella conchiglia un corpo estraneo che nasce la perla come noi la apprezziamo.

Un prodotto che contemporaneamente conserva il dolore, cioè l’evento accaduto ma lo “congela”, circondandolo di materiale in modo che il suo effetto sia sterilizzato, probabilmente una descrizione del compromesso nevrotico.

Se non ne parlo, se non vi presto attenzione diretta, le perle che hanno segnato la mia vita non producono dolore, purtuttavia esse mantengono tutta la potenza devastante di ciò che è accaduto (ed è irrimediabile): se maneggiate … dovrò farlo e lo farò, com’è inevitabile che sia.

Quale costo dovrò pagare ancora lo ignoro ma tutto mi chiede di essere ottimista, che significa lavorare perché le cose vadano bene.

Siamo, comunque, nelle mani del Signore, il che è rassicurante

Parma, 2 giugno 2025 memoria dei Santi Marcellino e Pietro, martiri e 2342 giorni dal congedo

Una notizia inaspettata, certo, ma anche un’occasione per riconoscere il valore di chi continua a dare il meglio, tra incertezze e passione. Speriamo davvero che la commissione non ti ridimensioni dal tuo ruolo, che svolgi in modo egregio — con quella dedizione che pochi hanno.

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