Una data importante

Il 3 giugno era la data prevista per il mio esame presso la commissione medica, a seguito del ricorso che ho presentato contro il giudizio del medico competente.

Vi sono arrivato in preda a forte agitazione, che se fossi riuscito a dare retta alla ragione (che mai mi sarebbe potuto accadere di terribile?) non avrebbe dovuto esistere, ma tant’è.

Alle 15:15 sono stato invitato ad entrare: di fronte a me la commissione, separata da barriere di vetro di covidesca memoria ma che fanno un effetto molto straniante; mi sembrava di comparire di fronte ad una corte marziale.

L’effetto è durato pochi istanti perché l’intera commissione è stata molto professionale ed aggiungerei accogliente, col che intendo dire che mi hanno proposto numerose domande, ascoltandomi con attenzione cortese.

Da parte mia  non mi sono sottratto anche se, ripensandoci, probabilmente avrebbero meritato ben più compiute ed approfondite risposte ma l’emozione mi ha un po’ penalizzato.

Un’ora è durato il colloquio, al termine del quale mi è stato detto di attendere, senza darmi un termine temporale definito.

La sensazione di stare “tra color che stan sospesi” non è delle più tranquillizzanti ma essendo inevitabile mi ci sono rassegnato.

A margine una nota curiosa: ho condiviso con alcuni amici un post dedicato innanzitutto ad una citazione che mi ha molto onorato, un evento per me davvero straordinario, poi c’era anche, in effetti, l’anticipazione di quel che sarebbe successo, quindi la visita.

Tutti o quasi mi hanno scritto parlando di questo episodio che, rispetto all’altro (citato da Antonella Manzione!!!), era per me marginalissimo: classico caso di eterogenesi dei fini comunicativi.

La mattina del 4, del tutto inopinatamente, mi è arrivata una telefonata che mi anticipava l’invio di una raccomandata, così ho potuto chiedere la trasmissione via pec, di cui sono munito da anni.

La pec dice che hanno accolto il ricorso e tutto torna come è sempre stato dal 2019 a oggi.

Quello che mi ha fatto molto piacere è stato il riconoscimento dell’onestà intellettuale della mia posizione, di questo sono davvero grato ai membri della commissione, di avere preso in considerazione le mie parole come veritiere e non come menzogne.

Debbo anche ringraziare il mio sindacato, il SULPL, che mi ha fornito l’aiuto ed il sostegno di cui avevo bisogno, grazie di cuore, quindi, ad Elisa Fancinelli, mio nume tutelare dai tempi modenesi e grazie non meno entusiasta a quello che spero sia l’astro nascente del sindacalismo a Parma e provincia, Nicolas (aka Scorfy) Brigati, dalla bassa parmense con furore.

Confido che riceva i riconoscimenti che merita e che possa lavorare con proficui risultati: credo che Parma abbia bisogno di figure serie, entusiaste anzi appassionate all’attività sindacale, politica e professionale come il buon Nicolas sta dimostrando di essere; non ho dubbi che saprà ben operare (sennò gli spezzo un braccino).

Un ringraziamento anche a tutti gli amici che dalla terra di Romagna (nel mio cuore sempre solatia, dolce paese) e da Modena mi hanno fatto avere il loro sostegno.

Ancora un grazie alle colleghe del mio ufficio che erano preoccupate perché, se mi avessero ridotto allo stato laicale, avevo prospettato loro un cambiamento di posto di lavoro (e stavo pensando di candidarmi allo stato civile come celebrante dei matrimoni, avendo una certa indole liturgica che non guasta).

Non ho mai smesso di lavorare con entusiasmo, sebbene non provi alcun senso di appartenenza quanto piuttosto estraneità, e continuerò a farlo, sperando di avere sempre a fianco una batteria di colleghe di grande livello (impareggiabile) ed un capo che subisce con pazienza tutti i miei improperi. 

Il prossimo obiettivo immediato sarà proprio quello di avere la conferma del nostro attuale capiscioncino, cui tutti siamo affezionati.

Chiudo il post ricordando le parole di S.S. il Sovrano Pontefice felicemente regnante, Leone XIV, sul disarmare le parole: ho scritto pensando a quello ed infatti non troverete note polemiche, sebbene mi prudano i polpastrelli.

Ora posso dedicarmi ed elaborare i lutti di questi mesi, con un peso di meno sulle spalle.

Parma, 5 giugno 2025, memoria di san Bonifacio vescovo e martire

Caro Luciano, hai ottenuto un riconoscimento importante, frutto della tua coerenza e onestà intellettuale. Un abbraccio e avanti con la stessa passione di sempre! Umberto

Ciao caro Luciano mi fa davvero piacere sapere che la cosa si sia risolta positivamente. Un caro saluto

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