Hostis turbetur quia Parmam virgo tuetur

“Hostis turbetur quia Parmam Virgo tuetur”: questo è il motto che si legge sullo stemma del comune di Parma, la cui traduzione all’incirca è: “tremi il nemico perché la Vergine protegge Parma”.

La città di Parma è protetta dalla Vergine, il che è una buona notizia.

Sono assolutamente convinto della verità di questa protezione, tuttavia sono stato protagonista (il 14 aprile scorso) oppure testimone di tali e tanti episodi che mi sto chiedendo se la sullodata Protettrice si sia presa una pausa di riflessione o, come temo, abbia gettato la spugna, anch’Ella rassegnata alle peculiarità di una città che sfida quotidianamente le leggi della statistica.

Non credo sia utile entrare in dettagli perché tengo a mente l’affermazione di Giacomo Contri che sosteneva che “la contemplazione, anche critica, dell’oggetto, induce in fissazione”.

La tentazione di cedere alla fissazione su ciò che non va è molto forte ma è proficuo non cedervi e la strada migliore credo sia la fuga, cioè il dedicarsi ad altro, che sia profittevole.

Si tratta di seminare, porre delle fondamenta, lavorare, insomma, perché possano accadere appuntamenti, anche dove tutto sembra tossico qualcosa può fiorire.

Parma, 18 aprile 2025, venerdì santo, Passione di Nostro Signore Gesù Cristo

 

 

 


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