sogno prenatalizio

Un sogno prenatalizio:

Mi trovo su un pullman diretto a Rimini o Napoli, non è chiaro.

Mi trovo a parlare con tre ragazzi, due dei quali seduti ed uno in piedi accanto a me.

Credo che mi parlino di fare una sorta di catechismo ai ragazzi di Napoli o forse doposcuola; parlo poi col ragazzo in piedi che usa soltanto il dialetto napoletano. Alla mia domanda se conoscesse l’italiano il ragazzo mi risponde di no; lo invito a studiarlo, ad impararlo perchè gli sarebbe stato assai utile anche da insegnare ai ragazzi che avrebbe dovuto incontrare.

Ci troviamo in città, in stradine molto strette ed affollate, un bel problema per il torpedone; guardando le vetrine, indico ai miei dove abitavo io, facendo notare che ero abbastanza vicino, ma non so dare indicazioni perchè non conosco  il succedersi dei sensi unici.

Facciamo il giro un paio di volte fino a che troviamo un posto dove parcheggiare; faccio notare che non va bene perchè è riservato agli autobus ed ai pullman di un’altra compagnia ed, in effetti, vedo avvicinarsi alcuni uomini che sembra indossino divise da vigilantes.

Mentre cammino sono investito da mia nipote che, quasi di corsa, che mi fa volare via una ciabatta; è tenuta per mano dalla Roberta B., una collega di Modena decisamente molto generalessa e poco simpatica e sono dirette a una fontanella; me ne lamento con mio fratello mentre recupero la ciabatta finita sotto l’espositore di un negozio.

Poco dopo mia nipote viene verso di me, mi prende per mano e mi chiede di restare con me, lamentandosi della pesantezza della sua precedente accompagnatrice. Le faccio notare che anch’io sono appassionato d’arte ma lei risponde che, però, non sono noioso come la collega e che preferisce stare in mia compagnia, cosa che mi rende molto contento.

Parlo poi con qualcuno di Napoli: all’inizio ricordo di esserci stato già tre volte (in realtà soltanto due) e di essermici trovato male, credo di aver parlato male dei napoletani ma proseguo dicendo che bisognerebbe viverci e conoscerli,, insomma è come se stessi non dico riabilitandoli ma cercando di capire i motivi di una vita così disordinata.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.