Autobiografia non ragionata

Sono nato in una splendida città dell’Emilia, un tempo chiamata Crisopoli secondo quanto riportato da Donizone nella vita della contessa Matilda del 1175  (Chrysopolis dudum Graecorum dicitur usu, aurea sub lingua sonat haec urbs esse latina; scilicet urbs Parma, quia Grammatica manet alta, Artes ac septem studiose sunt ibi lectae. La traduzione recita: All’uso dei Greci ancora Parma viene chiamata Crisopoli, che in latino significa città d’oro; come a dire che primeggia nella grammatica e che in essa sono coltivate con passione tutte e sette le arti) nel lontano 1964, in un caldo mese di giugno, di lunedì mattina. Sono stato battezzato il sabato successivo nella chiesa di Ugozzolo, sperduta nella campagna e rivista dopo ben 50 anni.

Ho studiato a Bologna dove mi sono pure laureato, in seguito trasferito in una città della romagna dove ho svolto quella parte di lavoro che è socialmente necessario, presso la Polizia Municipale.

Dopo avere lavorato a Livigno e a Cesena ho trascorso non pochi anni a Rimini, ho cambiato  provincia e me ne sono andato a vivere e lavorare in Emilia; ho abbandonato il mare (parolone fuori luogo in questo caso), il caos per dedicarmi alla tranquilla (speravo) vita di una importante città emiliana, Modena. Parto da Rimini con un patrimonio di amicizie che non avrei mai pensato…

Grazie ad alcuni amici, che me ne hanno fatto venire voglia, è poi successo,  seppure inibito quanto all’uso di colori e pennelli, che ho pensato di aprire un capitolo che mai avrei immaginato e così ho iniziato a giocare coi colori.

Stesso discorso per la matita che avevo utilizzato per disegnare, l’ultima volta, all’esame di riparazione in prima liceo scientifico quando avevo da riparare (come allora si diceva), disegno, che era fondamentalmente disegno tecnico; sin dalle elementari tutti mi hanno sempre ripetuto che non sono capace di disegnare e così avevo chiuso la storia.

Non sono migliorato, nel disegno, tuttavia oggi non ho più questo sacro timore della matita e dei colori. Mi sono purtroppo fermato, almeno temporaneamente, visto che sono venute a mancare alcune condizioni, tra le quali la vita solitaria.

M’è venuta pure voglia di imparare lo spagnolo, con una certa soddisfazione quando ho avuto modo di praticarlo, l’ultima volta al bar della stazione del nord di Valencia, con un cortese barista.

Nel frattempo, a causa di problemi famigliari, ho lasciato Modena, con grande dispiacere per i rapporti umani che avevo instaurato, molto meno per il lavoro.

Sono tornato a vivere a Crisopoli.

Dal primo giorno di aprile di questo 2014 inizierò a svolgere le mie mansioni presso l’Unione Bassa Est Parmense, che vede consorziati Colorno, Sorbolo e Mezzani.

L’esperienza presso la suddetta Unione è stata decisamente negativa per cui mi sono trovato un altro luogo, in provincia di Reggio Emilia.

Nel frattempo continuo a nutrire la passione per i viaggi (economici), che mi concedo ogni volta che posso, specie in direzione della Spagna, che mi è entrata nel cuore.

Dall’Unione Bassa Reggiana mi sono spostato nella mia città natale: non avevo mai pensato di poterci tornare per motivi di lavoro ma è opportuno che lo abbia fatto per motivi estranei al lavoro, strettamente famigliari.

Ho iniziato, col concerto di Fedez, l’ultimo giorno del 2017, restando pure in panne con l’auto; l’entusiasmo iniziale mi ha già abbandonato e sono in cerca di migliori lidi, sempre in zona non potendo allontanarmi da casa più di tanto.

Ambisco all’archivio storico, desiderando lasciare l’uniforme.

Un saluto a tutti, anzi citando un autore a me assai caro, salud y fuerza

Luciano Fallini

Che dire?
Sono davvero commosso.
Ma mi scriva, mi dia una mail.
Salud y fuerza.
Matteo

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