Toccata e fuga a Parigi

Parigi 21 – 22 aprile 2009

Qualcuno ha dei dubbi? Ryanair e Agostino, of course.

Come sempre accade quando viaggio l’inizio è un po’ faticoso, non mi trovo subito a mio agio (ora che ci penso non è una sensazione immediata ma via giudizio, quel che credevo una difficoltà scopro adesso che è una virtù). La zona dell’albergo non mi sembra particolarmente rassicurante, anzi, mi lascia qualche ragionevole dubbio ma lo spirito di avventura (che parolone) ha la meglio.

Grande camminata a Invalid poi alla torre Eiffel dove ho messo a dura prova le mie capacità atletiche: salita fino al primo piano, a piedi che credete…, senza alcuna difficoltà ma … qui le vertigini beh insomma si vires desint tamen laudanda voluntas; passiamo ad altro.

Camminata fino agli Champs Eliseè, al Grand Palais, All’Eglise de Saint Eustache: bella impressione ma ancora non è sbocciato l’amore.

Il giorno successivo visita (solo all’esterno purtroppo) al Louvre – dovrò tornare a Parigi per questo –  a Notre Dame, splendida ma ci ricordiamo del Duomo di Milano? l’arco di trionfo (banale), i giardini della Tuillerie molto molto belli; nel pomeriggio mi dedico, da solo, al Museo d’Orsay: splendido Van Gogh, belli gli impressionisti  ma non tutti così esaltanti (secondo me, al fondo, sono dei melanconici), notevoli Signac e Seurat, finalmente ho visto Millet (niente male).

Dopo la sbornia impressionista andiamo al Sacro Cuore: bello l’esterno mentre l’interno è abbastanza deludente; infine una passeggiata in città, palazzo reale (coi cortili in restauro) e l’interno della chiesa di Sant’Eustachio (molto bello).

Città piacevole da rivedere varie volte e con maggior calma ma intanto è stato un buon antipasto

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