Sogno della bicicletta gialla

Dunque, dopo l’effettivo inizio a Guastalla, senza particolare entusiasmo, nella notte ho fatto questo sogno:

Sono in giro in città con uno strano trabiccolo, forse una bicicletta ma costruita in modo da starci seduto come se fossi in auto, tuttavia a forma cubica e ripiegabile, alimentata con non so quale forma di energia e di colore giallo.

Arrivo in un punto dove vedo a distanza dei colleghi mentre mi accorgo che lì dove mi trovo non possono circolare i veicoli a motore; anche se la distanza da percorrere è minima, saranno una decina di metri, per non metterli in difficoltà e non avere problemi, spengo il motore, schiacciando un pulsante giallo (?).

Sempre a una certa distanza vedo questo assembramento di colleghi, davanti a due portoni d’ingresso; quello di sinistra sembra che si apra in quel momento e i colleghi cominciano ad entrare concitatamente; tra gli ultimi vedo Paolo Faedi (collega cesenate) per cui mi avvicino a chiedere cosa sia successo; da lui vengo a sapere che si è suicidato, impiccato, il padre di … non ricordo il nome.

Forse mi trovo a pranzo in un ristorante con terrazzo sul lungomare e parlo con qualcuno, mentre la mia curiosa bicicletta è parcheggiata di sotto.

Mi trovo a Madrid (credo) e sto andando in aeroporto per dire che non partirò subito, come previsto, ma devo rimandare il viaggio.

Arrivo davanti all’impiegato, gli dico chi sono e lui comunica per telefono che è arrivato l’ultimo (? o forse ne manca anche un altro) passeggero che, peraltro, era uno dei due prenotati per primi.

Gli dico che non partirò; a quel punto mi affiancano due ragazzi, uno biondo ed uno moretto, di bella presenza, che mi stanno un po’ addosso, senza che io capisca il motivo.

Il biondo, quindi, mi dice: “lo sai vero che il manubrio (?) della tua bicicletta era diventato incandescente?” alla mia risposta positiva, riprende “ci hanno messo dentro della roba per cui devi tornare in Italia al più presto”.

Capisco che sono della polizia ma spiego loro che c’è il problema di trovare un volo e capire quanto mi verrà a costare, sono infatti preoccupato per il costo del nuovo biglietto.

L’impiegato, però, mi fa un discorso poco chiaro sul fatto che se io motivo bene la mancata partenza … insomma mi lascia capire che forse posso avere biglietto scontato o addirittura gratuito.

Quel che capisco è che dovrei inventare una storia falsa per cui rifiuto, spiegando che io non sono fatto così, che queste cose non le faccio.

Mi spostano poi davanti ad una nuova impiegata (o forse è una hostess), una bellissima ragazza mora coi capelli lunghi (almeno credo), davvero bellissima; nel mentre noto un’altra ragazza decisamente assai piacente che sta esponendo o spostando dei prodotti da alcuni espositori di un negozio lì a fianco; c’è un primo sguardo che mi lascia dubbioso poiché credo di averla già incontrata; al secondo sguardo, entrambi ricambiati, le chiedo: “ma noi ci siamo già conosciuti (o visti) da qualche parte?” lei risponde positivamente precisando qualcosa, forse sulla sua abitazione precedente.

Al che io concordo con lei spiegando che ho lavorato a Sorbolo, Colorno e Mezzani per cui sono convinto che ci siamo conosciuti lì. Lei precisa di chiamarsi Biondini… (non ricordo il nome).

L’altra ragazza, nel frattempo, mi mostra una piantina piena di puntini e mi spiega che è la carta con le rotte dei voli, dove lei evidenzia la rotta per Palermo (pensandoci la rotta arriva a Palermo da destra quindi è impossibile che mi trovassi a Madrid); tutti premono per il mio urgente ritorno e lei mi fa capire che il volo ci sarà il giorno successivo e sarà gratuito.

Mi fa firmare un modulo, mi chiede credo tre firme, spiegandomi dove devo metterle, credo che fossero i moduli per spiegare il cambio del volo.

Mi trovo in questo ufficio che potrebbe essere anche un hangar, dove si trovano le due ragazze, i poliziotti e forse l’impiegato di prima; chiedo l’indirizzo (o il permesso) per poter scrivere al direttore generale (?) per ringraziarlo, precisando che considero il loro comportamento fantastico ed intendo ringraziarli e segnalarlo, sperando di far cosa gradita.

Loro sembrano apprezzare mentre io sono molto commosso e penso anche che i poliziotti vedendo come mi comporto non crederanno mai che io abbia potuto fare qualcosa con questa bicicletta gialla.

Un sogno pacificatore? di incoraggiamento?

                                                                                                     Parma, 24 settembre, San Pacifico da Sanseverino Marche

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