Bologna inizio settembre e non solo

Ho ricevuto ieri sera una proposta che molto mi onora: il mitico Tommy che mi ha telefonato ieri sera per chiedermi se gli farò da padrino per la sua cresima: ho accettato con grandissimo piacere.

Considero Tommy un fantastico bocciolo in attesa di sbocciare e quando sarà arrivato a fiorire, beh credo che abbia potenzialità davvero grandissime e che ne risentiremo parlare.

Ho poi cambiato improvvisamente i miei programmi ed ho deciso di fare un salto a Bologna; caldo importante, gran sole e centro blindato, cosa che mi piace assai.

All’Ufficio turistico mi munisco di cartina e mi dirigo verso Santo Stefano; sulla strada però ritrovo la chiesa – chiusa – di Santa Maria della Vita, che custodisce lo straordinario Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca, con l’oratorio che non avevo visitato l’ultima volta, decido di entrare, ingresso gratuito, e mi trovo un piccolo museo, simpatico, sorvegliato da alcuni mattacchioni che farebbero la gioia di Don Piero.

Quello che sorveglia me e che mi chiama continuamente “signore” è molto ossequioso, neanche troppo importuno: l’oratorio, splendido, purtroppo non fotografabile, trova nel Transito della Vergine, di Alfonso Lombardi, il suo apice: un gioiellino che, purtroppo, come spesso accade in Italia, non trova l’adeguato numero di visitatori.

Mi gusto lo spettacolo e mi sposto poi verso Santo Stefano, chiesa assolutamente bellissima, la Gerusalemme bolognese, con le varie chiese: Chiesa dei protomartiri San Vitale e Sant’Agricola, Basilica del Sepolcro, Chiesa del Crocifisso, Chiesa della Trinità o del Martyrium.

All’interno vi sono custoditi alcuni tesori interessantissimi: il Compianto sul Cristo morto di Angelo Gabriello Piò, l’Adorazione dei Magi, di fatto il più antico presepe di questo tipo al mondo, opera del Maestro del Crocefisso, una delle opere del quale è custodita nelle collezioni comunali d’arte che ho visitato dopo.

Torno in Piazza Maggiore per entrare in Palazzo d’Accursio dove avevo intenzione di visitare il museo Morandi; ci rinuncerò rinviandolo ad altra occasione, perchè vedere sempre tutto? sono vicino e posso tornare a mio piacimento senza spese eccessive.

Approfitto invece per visitare la sala del consiglio comunale e le collezioni comunali d’arte (ingresso 5 €) che meritano sicuramente la visita per i pregevoli pezzi che custodiscono, sia le sculture che le bellissime opere medioevali.

Torno verso la stazione, mi fermo a mangiare all’inizio di Via Indipendenza e trovo un piccolo banchetto dove un terzetto di simpatiche monache chiede fondi per sistemare il monastero, credo sia un’opera da sostenere ed invito tutti a farlo.

Attraverso la Montagnola, famoso parco che frequentavo ai tempi dell’università e che ricordavo per la fosca fama di notturni ed illeciti sporcellamenti – ma io ci andavo al mattino e di corsa, tranquilli.

Soddisfatto per la bella giornata.

[nggallery id=109]

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.