Il liberty in mostra a Forlì

Dopo l’ultima lezione a Cesena mi metto in moto per tornare a casa, ma con tappa a Forlì per visitare una mostra dedicata al liberty in Italia.

Devo complimentarmi con l’amministrazione di Forlì che sovrintende all’area espositiva di San Domenico perchè le mostre che ho visitato sono state tutte di grande interesse.

Vengo all’esposizione: bei quadri e non meno suggestivi i cosiddetti complementi d’arredo, i bronzi di piccole dimensioni, i vasi.

L’atmosfera che si respira è di grande eleganza e ricercatezza; nel periodo di massimo fulgore dello stile liberty predominava questo aspetto di estetismo languido e vagamente peccaminoso.

La donna, protagonista di tanti dipinti, è al tempo stesso languidamente presente ed immensamente distante. Mi veniva da pensare che il rapporto, mai andato bene, tra uomo e donna in quell’epoca fosse arrivato al capolinea. Ne ho ricavato l’idea di una donna vagheggiata, desiderata che sa anche concedersi carnalmente eppure misteriosa, pericolosa, oggetto mistico, Caronte della barca che conduce alla perdizione. Donna temuta e vagheggiata insieme, Seguendo la suggestione delle immagini riemerge dalle nebbie un’opera che ho molto amato, Assassinio nella Cattedrale di T.S. Eliot:

“Dolce e nauseante per l’aria oscura
Cade l’odore soffocante della disperazione;
Le forme prendono figura nell’aria oscura:
Le fusa feline del leopardo,
__il passo cadenzato dell’orso,
La scimmia ammiccante che batte le palme,
__la iena quadrata che aspetta.
Per ridere, ridere, ridere.
I signori d’Inferno son qui.
Ti s’avvolgono intorno, giacciono ai tuoi piedi,
__dondolano e volano per l’aria oscura.

Ho fiutato
La morte nella rosa, la morte nella malvarosa,
__nel pisello odoroso, nel giacinto, nella
__primaverina e nella primula. Ho veduto
Proboscide e corno, zanna e zoccolo, in luoghi strani;
Son giaciuta nel fondo del mare e ho respirato
__con il respiro dell’anemone marino, ho ingoiato
__con l’ingurgito della spugna. Son giaciuta
__nel suolo e ho criticato il verme. Nell’aria
Agitata al passaggio dell’avvoltoio, son piombata
__con l’avvoltoio e mi son rannicchiata
__con lo scricciolo. Ho tentato
L’antenna dello scarafaggio, la squama della
__vipera, la mobile dura insensibile cute dell’elefante,
__il fianco evasivo del pesce. Ho fiutato
Corruzione nel piatto, incenso nella latrina,
__la cloaca nell’incenso, il profumo di dolce sapore
__nel sentiero del bosco, un infernale dolce odore
__nel sentiero del bosco, mentre s’enfiava il suolo.”

Mi piace molto lo stile liberty, ne apprezzo gli eccessi, mi trovo a mio agio nelle circonvoluzioni impresse ai metalli, nei colori forti che sprigionano energia e senso di sicurezza eppure ne avverto il limite fortissimo nel senso di baratro imminente che mi sembra essere, insieme celato e suggerito, soprattutto dai dipinti.

Mi rimanda al e ricorda il barocco.

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