Convegno a Colorno

Il 9 giugno si è ripetuto l’evento: dopo le folle oceaniche dello scorso anno questa volta ci sono state meno presenze quanto al numero ma con un’attenzione continua che comunque mi aspettavo, conoscendo bene il relatore.

Cosa è accaduto, dunque?

Nella sala del trono della Reggia Ducale, a Colorno, amena cittadina della bassa parmigiana dove svolgo temporaneamente il mio servizio, ci siamo ritrovati a parlare di omicidio stradale.

L’organizzazione è stata curata dal mio ottimo sindacato di categoria il S.UL.P.L. e dall’APLRER: la gratitudine che debbo all’ottimo Luca Falcitano è di quelle impagabili per cui mi limito ad un semplice e virile grazie che nasconde, però, davvero la stima che Luca merita per l’entusiasmo e la dedizione con cui svolge questo delicato compito.

Il relatore è stato l’amico Andrea Piselli, commissario presso il comando P.M. di Modena; di lui ho intessuto sperticate (e meritate) lodi ormai da anni quindi non mi ripeterò per non annoiare i numerosi fan; preciso soltanto che la sua cortesia è pari alla competenza di cui è dotato, sia nell’esercizio della professione (cui non lesina dedizione e abnegazione) sia nella trasmissione del tanto sapere teorico e pratico che mette a disposizione di chi voglia approfittarne.

 Tra gli uditori c’è stata la gradita sorpresa di alcuni ospiti d’onore; metto per prima per dovere di cavalleria la mitica Micky, mia motociclista al quartiere 4 a Modena, quando iniziai la triste carriera di ispettore.

Una ragazza i cui occhi azzurri sono come un lago alpino in primavera.

Un altro ospite graditissimo è stato il mitico Cristian Rocchi, ispettore a Bellaria, amico da anni e persona di grandissima serietà professionale che ci ha onorato di una partecipazione del tutto inaspettata vista la distanza (ma se n’è tornato ben soddisfatto).

Ho lasciato per ultimo perchè in fondo è il padrone di casa un altro amico di spessore, Tonino Ferrari che, seppur da civile, si è mostrato interessatissimo all’ostica materia; la sua presenza mi ha dato occasione anche per conoscere uno dei suoi vicesindaci, un giovane molto cortese e simpatico che credo farà strada politicamente (anche se spero per lui che si dedichi quanto prima ad altro, che ci guadagna in salute).

Con dei colleghi così mi torna la voglia di lavorare che se n’è andata da tempo, ma tant’è, la pacchia dura sempre troppo poco.

Traggo, invece, una piccola morale a margine: queste nuove norme oltre a essere il solito frutto dell’italico modo di legiferare sull’onda dell’emozione, sono pensate a misura di comandi di polizia municipale di grandi dimensioni, il che significa, cosa che sostengo da tempo, che i piccoli corpi e servizi devono scomparire e anche in fretta.

Nel campo della sicurezza piccolo non è bello.

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.